
Sabato 11 agosto festeggiamo il “compleanno” del cocktail Bellini. Il Bellini è stato inventato nel 1948 (qualche cronaca riporta proprio l’11 agosto) da Giuseppe Cipriani, capo barista dell’Harry’s Bar di Venezia, che intitolò il cocktail al pittore veneziano per via del suo colore rosato che ricordò a Cipriani il colore della toga di un santo in un dipinto di Giovanni Bellini (il Giambellino). Il drink divenne una specialità stagionale dell’Harry’s Bar di Venezia, uno dei locali preferiti da Ernest Hemingway, Gianni Agnelli, Sinclair Lewis e Orson Welles. In seguito divenne molto popolare anche nella sede dell’Harry’s Bar di New York. Dopo che un imprenditore francese instaurò una rotta commerciale per trasportare polpa di pesche bianche fra le due località, il cocktail divenne un classico oggi diffuso nei bar di tutto il mondo.
Il successo del Bellini indusse Cipriani a ulteriori contaminazioni tra pittura italiana ed enogastronomia con l’invenzione, nel 1950, del Carpaccio, pietanza consistente in fettine sottilissime di controfiletto di manzo crudo disposte su un piatto e decorate alla Kandinsky con una salsa che viene chiamata universale, così chiamato poiché a Cipriani il colore della carne cruda ricordava i colori intensi dei quadri del pittore Vittore Carpaccio, delle cui opere si teneva in quel periodo una mostra nel Palazzo Ducale di Venezia.
Bicchiere di Bellini a 3,50 euro.
Saremo aperti dalle ore 20.